di Anna Astrella

È stato presentato nei giorni scorsi a Roma, presso la sede dell’associazione per l’autismo La sonda su Marte, il lavoro realizzato per la Maturità da un ragazzo speciale, Tiziano D’Ilario.

Il Covid ha trasformato tutto. Ogni aspetto della nostra società. Senza sconti; compresa l’amicizia, la maniera di intenderla e il modo di viverla. Di qui la scelta dell’alunno Tiziano D’Ilario di rendere protagonista questo nobile sentimento del lavoro finale del suo percorso scolastico.

Grazie al supporto degli assistenti all’integrazione e del docente di Sostegno Roberto Marinucci, che l’ha seguito per tutto il percorso della Scuola Superiore, Tiziano realizza un valido excursus sull’amicizia declinandola in tutte le sue sfaccettature: in senso valoriale come etica nello sport; con riferimenti a personaggi illustri (il legame affettivo tra Charlie Chaplin e Winston Churchill); come commento al libro ‘’La gabbianella e il gatto’’ di Luis Sepúlveda e soprattutto come indagine sul campo. Tiziano ha scelto, superando le sue fragilità, di mettersi in gioco andando in giro per chiedere alle persone di Centocelle, zona in cui si trova la sua scuola, cosa significhi per loro l’amicizia e come l’hanno vissuta durante questi anni bui di pandemia. Riesce così a realizzare un lavoro accurato e dettagliato dal quale si evince che le telefonate e le videochiamate hanno rappresentato il mezzo più diffuso per tener vivi i rapporti di amicizia negli ultimi due anni. Ma fortunatamente emerge anche che per la maggior parte degli intervistati non è cambiato molto nei legami con gli amici e con le persone in generale anche se in molti fanno riferimento a un minore contatto fisico, a una maggiore diffidenza, ad ansia e paura.

Si tratta insomma di un lavoro veramente ben strutturato per questo la referente del team Sostegno dell’Istituto Superiore Giorgio Ambrosoli, Catia Cipollone ha deciso di diffonderlo e di presentarlo in un luogo che reputa amico: la sede dell’associazione per l’autismo di Tor Sapienza, La sonda su Marte grazie alla disponibilità del presidente Francesco Marocco, della psicologa Alessandra Sbragia e di Nadia De Luca.

Un ringraziamento va anche alla famiglia di Tiziano: alla mamma Rosa, al papà Andrea e al fratello Federico perché se questo ragazzo è riuscito a superare le sue fragilità è soprattutto merito loro. Così di fronte a un piccolo gruppo di spettatori Tiziano ha raccontato cos’è per lui l’amicizia, ha parlato del suo miglior amico, Simone, ed ha letto ad alta voce alcune parti del suo lavoro. Facendo emozionare tutti.

La sonda su Marte porta avanti un ambizioso progetto: Casa nostra sull’annoso tema del dopo di noi. L’idea è creare una vera e propria “palestra di autonomie” in cui ragazzi, ora in età pre-adolescenziale, possano intraprendere percorsi di esercitazioni e sperimentazioni alla vita indipendente. Potenziando le autonomie, le abilità relazionali, lavorative e domestiche si creeranno negli anni i presupposti necessari per vivere in futuro in co-housing con un gruppo di 4-5 ragazzi. la sonda su Marte