Una nuova primavera al Vittoriano, con il passaggio di timone ad Arthemisia Group, colosso delle mostre d’arte, con uno staff quasi tutto al femminile.
Non poteva quindi che prendere avvio con due mostre come queste la nuova direzione del Vittoriano: la prima grandiosa retrospettiva, dedicata all’inventore dell’Art Nouveau Alphonse Mucha, celebre soprattutto per le sue meravigliose e sensuali raffigurazioni femminili, e una travolgente esposizione dedicata al mito dell’icona pop per eccellenza, Barbie.
“Quello che ci proponiamo – dichiara Iole Siena, a capo di Arthemisia – è di portare il Vittoriano al centro della scena culturale romana ed europea, rendendolo un luogo aperto a tutti ed offrendo una programmazione di mostre di grande qualità e di respiro internazionale”.

Alphonse Mucha
15 aprile – 11 settembre 2016
Roma, Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

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Alphonse Mucha è stato uno degli artisti più celebri dell’Europa a cavallo tra ‘800 e ‘900, soprattutto nella Parigi della Belle Époque. Lo stile Mucha indica tutta una serie di opere grafiche e oggetti decorativi che arredano le case dei cultori dell’arte a Parigi e in altri Paesi, diventando un’icona dell’Art Nouveau.
Artista di origine ceca manifesta tutto l’amore per la propria terra e per gli ideali utopici nel suo capolavoro, l’Epopea slava (1911-28).
Sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, la prima grande retrospettiva dedicata a Roma all’artista ceco Alphonse Mucha è organizzata e prodotta da Arthemisia Group in collaborazione con la Fondazione Mucha.
Curata da Tomoko Sato, la mostra si compone di oltre 200 opere tra dipinti, manifesti, disegni, opere decorative, gioielli e arredi, che concorrono a ripercorrere l’intero percorso creativo del massimo esponente dell’Art Nouveau.
L’evento vede come sponsor Generali, special partner Ricola, sponsor tecnico Trenitalia e la Rinascente, media partner Vogue Italia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Il catalogo è edito da Skira per Arthemisia.

Barbie. The Icon
15 aprile – 30 ottobre 2016
Roma, Complesso del Vittoriano – Ala Brasini

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Il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, ma per tutti è solo Barbie. Barbie è molto più di una semplice bambola. È un’icona globale, che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica. Per questo motivo la sua figura attrae sempre più l’attenzione come fenomeno culturale e sociologico tanto da dedicarle mostre come Barbie. “Barbie. The Icon” racconta l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia, ma – a differenza di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo – ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.
Il percorso espositivo è studiato per offrire diversi livelli di lettura: alle informazioni di approfondimento storico e culturale per il pubblico adulto, si affiancano postazioni pensate per i bambini che, attraverso una serie di attività coinvolgenti, potranno approfondire la storia di Barbie.
La mostra è realizzata sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento e prodotta da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel, curata da Massimiliano Capella.