Tutto è pronto per il taglio del nastro a Palazzo Reale.  Si inaugurerà venerdì 15 aprile, a Palermo, una mostra legata ai simboli chiave della figura di Federico II di Svevia, ispiratore dell’integrazione fra le culture greca, latina, araba, ebraica, e persino di una lingua unificante, la romanza, cui ancora si può guardare come a un modello, all’origine di un primo disegno di integrazione nazionale.

Stupor Mundi, è questo il nome dell’esposizione siciliana, si inserisce nel progetto Stupor Mundi. L’Origine, ideato da Filippo di Sambuy, con la collaborazione di Aldo Taranto e di Giovanna Dalla Chiesa. In occasione delle prossime manifestazioni legate ai siti arabo-normanni patrimonio Unesco, Palazzo Reale e Museo Riso hanno cosi’ accolto l’idea di collaborare alla realizzazione della mostra che presenta tre grandi installazioni pavimentali, una serie di progetti preparatori, una scultura lignea e il ritratto di Federico II, permettendo al pubblico di ripercorrere una parte del tradizionale itinerario.

Le opere saranno visibili all’interno di Palazzo dei Normanni, nel cortile Maqueda, nella Cappella dell’Incoronazione che rievoca i fasti dell’imperatore, nella Cripta e nella Loggia dell’Incoronazione, e, a completamento del percorso, nella grande vetrina esterna di Palazzo Belmonte Riso. L’inaugurazione di dopodomani sarà sottolineata dal convegno L’Origine in cui si analizzerà la contemporaneità del messaggio di Federico II. Spiega Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro, tra i principali relatori: “La figura di Federico II incarna, con la sua personalità affascinante e poliedrica, il modello ideale di uomo e di dominus: egli fu, infatti, fine giurista, attento legislatore, architetto, letterato, poeta, mecenate, cattolico ma critico sull’invasività del potere temporale della Chiesa, lungimirante filantropo dalle idee progressiste. Non a caso, era conosciuto con l’appellativo stupor mundi, stupore del mondo.