di Maria Grazia Londrino

Posto al termine della valle che da Varese si affaccia sul Ceresio, Porto domina il meraviglioso golfo in cui si specchia. Ha una cornice incantevole: la cittadina, infatti, è sovrastata da Morcote con il suo castello sull’Arbostora ed i suoi campanili arroccati, dal colle di san Martino già sede dell’antica dimora di Gabrio, dal san Giorgio che racchiude i misteri di una vita remota, da Ca’ del Monte, culla romantica dei discendenti di Carlo Buzzi, qui stabilitosi nella seconda metà del Seicento. In più Porto Ceresio rappresenta un paese di confine, ricordato nella storia come rifugio per tutti coloro che avevano debiti con la giustizia ed erano pronti a fuggire e oltrepassare la frontiera in caso di pericolo.

Un tempo era identificato col nome di Porto d’Arcisate, dopo i francesi, nel 1796, viene chiamato Porto Codelago o Porto Capolago e con il ritorno dell’Austria (1814-1815) assume il nome di Porto Morcò o Porto Morcote. Proclamato il regno d’Italia, prende il nome definitivo di Porto Ceresio.

Il termine Ceresio potrebbe derivare da Cereseus (ciliegio), ma non si esclude un’origine prelatina. Alcuni studiosi attribuiscono al termine origini spagnole, altri lo vogliono derivato dal greco Képas-corno, rifacendosi alla letteratura.

Oggi rimane un’adorabile cittadina italiana sul Lago di Lugano, un ultimo lembo d’Italia proteso verso la Svizzera, nel bel mezzo dei laghi lombardi. Porto Ceresio è completamente immerso nella natura, tra il verde dei monti e l’azzurro del lago, un luogo raccolto e familiare. Il  lungolago, in parte  sospeso sull’acqua, orlato dai giardini e dalle vecchie case del centro storico, consente suggestive passeggiate di oltre due chilometri. Le piazzette, i giardini, le botteghe, gli ombrelloni dei ristoranti e dei caffè invitano ad una sosta di relax. L’attracco ai vari porticcioli, le crociere in battello, le uscite in barca a vela, le gare di canottaggio, le passeggiate lungo i sentieri montani, il trekking, il parco giochi con la piscina per bambini, il bar galleggiante su una storica motonave, i giri in bicicletta sulle due ruote che si possono anche noleggiare, le escursioni guidate, sono solo alcune delle occasioni di attrazione per turisti che scelgano la località lombarda per un week end o per una vacanza più lunga.

Non mancano a Porto Ceresio  le opportunità di interesse culturale, storico ed artistico, dalla visita al museo etnografico Appiani ed alla linea fortificata Cadorna, alle numerose mostre d’arte ed eventi organizzate dal Comune in collaborazione con la biblioteca comunale.

È una posizione strategica quella di Porto Ceresio, infatti si possono raggiungere facilmente curiose località che costeggiano i  laghi di Lugano, di Como e Maggiore, oltre che  visitare, nel circondario, musei, luoghi d’arte e paesaggi, dal Museo dei fossili di Besano, a Villa Cicogna di Bisuschio, al Museo Butti di Viggiù, al Sacro Monte di Varese.

E la cucina? Non si può dimenticare la tradizione locale con i piatti tipici lombardi come i casoncelli alla bergamasca e il brasato. Ma ancor più legato alla cucina di Porto è il baccalà alla mantovana e la perevada, una salsa piccante che ha come ingredienti essenziali i fegatelli, le acciughe, il ginepro il pepe nero e l’aglio, e che si serve con la carne lessata.

Piatto tipico: lesso con la perevada

Piatto tipico: lesso con la perevada

Insomma è lampante che Porto Ceresio, rappresenta un tuffo di confine tra piacere, relax, gusto e storia.