Il gentil sesso domani, festa della donna, potrà approfittare dell’entrata gratuita alle Scuderie del Quirinale per visitare la mostra Il Museo universale. Dal sogno di Napoleone a Canova allestita ancora per qualche giorno, precisamente fino a domenica 12 marzo 2017. Tra le 10.00 e le 20.00 l’esposizione che racconta, duecento anni dopo, l’avventuroso recupero dei capolavori italiani dalla Francia dopo Napoleone, sarà aperta per tutti i visitatori e gratuita per le donne.

La mostra, curata da Valter CurziCarolina Brook e Claudio Parisi Presicce, vuole rievocare appunto quello che successe dopo la fine dell’impero napoleonico. Infatti tra il 1796 e il 1814 durante le campagne militari francesi, molte delle più importanti opere delle collezioni italiane sono state portate da Napoleone Bonaparte in patria per poi finire nel nascente Museo del Louvre. Con il Congresso di Vienna lo Stato Pontificio e le molte amministrazioni locali della Penisola, hanno ottenuto la restituzione dell’80 per cento delle opere che sono rientrate a Roma nella primavera del 1816.

Il 2016 quindi ha rappresentato un anniversario fondamentale per la storia civile e culturale dell’Europa e in particolare dell’Italia che, contemporaneamente al rientro delle opere migrate in Francia, si è trovata a interrogarsi per la prima volta sul destino di migliaia di capolavori che avevano abbandonato chiese e conventi dopo la soppressione degli ordini religiosi, alcuni dei quali di importanza simbolica per la cultura italiana e non più rientrati.

Raffaello, "Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’Rossi", 1517-1518, olio su tavola, Firenze, Galleria degli Uffizi

Raffaello, “Ritratto di papa Leone X con i cardinali Giulio de’
Medici e Luigi de’Rossi”, 1517-1518,
olio su tavola, Firenze, Galleria degli Uffizi

Il pubblico potrà ammirare capolavori celeberrimi come il Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de Medici e Luigi de Rossi di Raffaello, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Strage degli innocenti di Guido Reni dalla Pinacoteca di Bologna, la monumentale Assunzione della Vergine di Tiziano dal Duomo di Verona, il Compianto su Cristo morto di Correggio e la Deposizione di Annibale Carracci dalla Galleria Nazionale di Parma; la Cattedra di San Pietro di Guercino dalla Pinacoteca di Cento, Il Battista tra quattro Santi del Perugino dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Va sottolineato che sono presenti in mostra modelli assoluti della statuaria classica come la Venere capitolina, dai Musei Capitolini, o il Giove di Otricoli dai Musei Vaticani. E’ eccezionalmente esposto anche il Monumento funebre a Guidarello Guidarelli di Tullio Lombardo, leggendario capolavoro della scultura rinascimentale concesso per la prima volta in prestito dal Museo d’Arte di Ravenna.

Venere Capitolina, Prima metà II secolo d.C. marmo pario 193 cm di altezza, Roma, Musei Capitolini

Venere Capitolina, Prima metà II secolo d.C. marmo pario 193 cm di altezza, Roma, Musei Capitolini

Venerdì e sabato la mostra resterà aperta fino alle 22.30, il costo del biglietto è di 12 euro. Tranne domani per le donne che potranno trascorrere la loro festa gratuitamente tra opere d’arte di grande rilievo.