Ormai ci siamo. Manca poco.  Tra una decina di giorni turisti e romani avranno la possibilità di ammirare Castelporziano, la tenuta presidenziale, una delle tre residenze del presidente della Repubblica Italiana dopo palazzo del Quirinale a Roma e villa Rosebery a Napoli.

Spazio quindi a 7 percorsi differenti tra arte e natura che, a partire dal 20 settembre si snoderanno all’interno della particolare riserva naturale, situata a meno di una trentina di chilometri dal centro di Roma, con più di 6.000 ettari, 1.000 specie vegetali e 3.000 animali.

Tenuta presidenziale di Castelporziano

Tenuta presidenziale di Castelporziano

La tenuta di Castelporziano è stata frequentata dall’uomo sin dalla preistoria: meta ambitissima per le ville d’otium sul mare della Roma imperiale (anche Plinio il giovane favoleggiava di averne una da queste parti), poi bene della Chiesa, fondo aristocratico, riserva di caccia prediletta dai Savoia e ora tenuta del Presidente della Repubblica.

Dopo l’apertura del Palazzo del Quirinale e l’aumento del numero dei visitatori a Villa Rosebery a Napoli, per la prima volta si aprono al pubblico anche i cancelli della tenuta di Castelporziano. Un progetto, fortemente voluto dal Presidente Sergio Mattarella, che dal 20 settembre prevede cinque percorsi naturalistici, uno storico-artistico e uno tra archeologia e natura.

Le visite guidate sono organizzate e curate da studenti universitari tirocinanti con una formazione ad hoc insieme a volontari di Italia Nostra, Legambiente, Wwf e Lipu.

Altra inquadratura della tenuta presidenziale di Castelporziano

Altra inquadratura della tenuta presidenziale di Castelporziano

Il percorso storico/artistico – disponibile da metà gennaio a metà giugno e da metà settembre a metà dicembre e della durata di circa quattro ore e mezzo – comprende: museo archeologico, Castello, residenza storica e salone dei trofei, Chiesa di San Filippo Neri, Coffee house e limonaia, giardino storico della Regina con gli antichi mosaici, roseto, antico fontanile, mostra delle carrozze. Il percorso archeologico – disponibile da metà settembre a metà novembre e da metà marzo a metà giugno – prevede, dopo la visita del museo archeologico, lo spostamento, con la navetta in località Tor Paterno, per visitare la villa imperiale e l’acquedotto romano. Poi, percorrendo via del Telefono e via delle Riserve, si giunge al fontanile della dogana. Il tour, della durata di cinque ore e mezzo, si snoda in diversi ambienti di interesse naturalistico della Tenuta.

Infine i percorsi naturalistici – disponibili da metà settembre a metà novembre e da metà marzo a metà giugno – vengono organizzati in modo da limitare l’impatto sull’area naturale protetta. Le visite saranno effettuate a rotazione in quattro zone distinte: Capocotta – Via Antica, Malafede, Tor Paterno, Malpasso.