Una ricca stagione artistica si inaugura in Italia dopo la pausa estiva. Una serie di mostre di alta qualità e di grande richiamo per il pubblico.

Si comincia con Guttuso. Inquietudine di un realismo, allestita dal 10 settembre al 9 ottobre 2016 negli spazi del Palazzo del Quirinale, in cui saranno riuniti i quadri di ispirazione religiosa realizzati dal maestro di Bagheria.

Nella stessa data, alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), si aprirà Italia Pop. L’arte negli anni del boom, che fino all’11 dicembre, proporrà lavori di de Chirico, Burri, Baj, Schifano, Mambor, Baruchello, Fioroni, Ceroli e altri ancora per raccontare la via italiana alla Pop Art.

Il Genio di Edward Hopper in 60 capolavori

Il Genio di Edward Hopper in 60 capolavori

Il 17 settembre (e fino al 14 gennaio 2017) sarà la volta di Nabis, Gauguin e la pittura italiana di Avanguardia, ospitata a Palazzo Roverella di Rovigo, mentre a Torino, a Palazzo Chiablese, dal 20 settembre (al 29 gennaio), arriverà Edward Hopper, che ha già trionfato a Bologna nei mesi scorsi.

Sempre il capoluogo piemontese, dal 21 settembre al 19 febbraio, ospiterà alla Reggia di Venaria la rassegna Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga, dedicata alla più importante congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo.

A Milano, invece, dal 22 settembre al 29 gennaio, sarà di scena la mostra allestita a Palazzo Reale dal titolo Hokusai, Hiroshige, Utamaro, che riunirà circa 200 opere dei tre maestri più rappresentativi del mondo fluttuante.

A concludere le celebrazioni per il centenario della nascita di Alberto Burri, ecco quindi la grande e molto attesa rassegna Alberto Burri: lo Spazio di Materia – tra Europa e U.S.A, allestita dal 24 settembre al 6 gennaio negli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello (Perugia), dove nacque l’artista.

A Ferrara, negli spazi di Palazzo dei Diamanti, sempre dal 24 settembre, ecco le stupefacenti visioni ariostesche che rivivranno nella mostra Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi. Fino all’8 gennaio saranno esposti i capolavori (di Mantegna, Paolo Uccello, Tiziano e altri ancora) che costituirono il patrimonio iconografico di cui si nutriva il letterato mentre scriveva il suo famoso poema, pubblicato per la prima volta cinque secoli fa.

Love. L’arte contemporanea incontra l’amore è il titolo della rassegna che si svolgerà dal 29 settembre al 19 febbraio a Roma, al Chiostro del Bramante, e che comprende artisti del calibro di Tom Wesselmann, Andy Warhol, Gilbert & George, Vezzoli, Marc Quinn, Francesco Clemente.

E se Maya. Il linguaggio della bellezza, dall’8 ottobre al 5 marzo al Palazzo della Gran Guardia di Verona, sarà un tuffo in un altro tempo e in un’altra civiltà, la rassegna Picasso. Figure (1895-1972), dal 15 ottobre al 12 marzo 2017, sempre nella città scaligera, ma a Palazzo Forti, proporrà, attraverso la metamorfosi del corpo, l’intero percorso creativo del genio spagnolo dal Cubismo all’età Classica e al Surrealismo, fino agli anni del dopoguerra.

Genova, Palazzo Ducale

Genova, Palazzo Ducale

Di nuovo l’arte americana del secondo Novecento in una grande esposizione. A Genova ci sarà Andy Warhol. Pop Society, ospitata dal 21 ottobre al 26 febbraioPalazzo Ducale, mentre con Storie dell’Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin, al Museo di Santa Caterina di Treviso dal 29 ottobre al 17 aprile, torna uno dei movimenti pittorici più amati dal popolo delle mostre.

Ottobre si chiuderà con FuturBalla alla Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero di Alba (Cuneo) dal 29 ottobre al 27 febbraio, omaggio a Giacomo Balla, straordinaria figura di raccordo tra l’arte italiana e le avanguardie storiche. Andando verso l’inverno, concluderanno la nuova stagione espositiva rassegne come Antonio Ligabue, dall’11 novembre all’8 gennaio al romano Complesso del Vittoriano; Frida Kahlo dal 15 novembre al 15 marzo al Palazzo Albergati di Bologna; e Vermeer a Capodimonte, che dal 21 novembre al 9 febbraio porterà a Napoli, per la prima volta, La suonatrice di liuto, conservata a New York.